Aspetti informativi e interpretativi della crisi globale e su larga scala

Abstract

Questo articolo analizza gli aspetti informativi e interpretativi di crisi su larga scala come la pandemia di COVID-19 e il cambiamento climatico. Ad esempio, il senso comune può avere difficoltà a interpretare le informazioni su «come funziona un vaccino o il cambiamento climatico» o «perché un farmaco specifico è sicuro e determinati risultati di ricerca sono affidabili», poiché sono domande che richiedono alcuni strumenti di abilità cognitive di base come il ragionamento statistico. Questo testo introduce il concetto di ritardo adattivo per spiegare le difficoltà interpretative generali riguardo a questioni astratte e scientifiche fondamentali nel complesso mondo moderno, in particolare nelle crisi su larga scala. La statistica è uno sviluppo cognitivo culturale recente e il suo processo di apprendimento nella mente individuale è laborioso e, per molti aspetti, problematico a causa del pregiudizio cognitivo e del pensiero automatico e intuitivo. In termini comparativi, la mente umana è preprogrammata per il linguaggio, cioè gli esseri umani sono geneticamente adattati per acquisire il linguaggio. Da una prospettiva adattiva, il ragionamento statistico è un tipo molto diverso di acquisizione cognitiva. Al fine di stabilire il concetto di ritardo adattivo in alcuni importanti studi scientifici contemporanei sulla mente umana, questo testo presenta un breve studio comparativo di tre acquisizioni cognitive: (a) linguaggio, (b) sistemi scritti, (c) ragionamento statistico. Nel caso della facoltà di linguaggio umano, l’analisi si basa sul quadro teorico sviluppato dallo psicologo Michael Tomasello. Nel caso della capacità umana di scrivere e leggere simboli, l’analisi si basa sul lavoro empirico e sperimentale svolto dal neuroscienziato Stanislas Dehaene. Infine, l’analisi delle difficoltà che la mente umana deve affrontare nel gestire il ragionamento statistico si basa sulla «teoria del doppio processo» proposta dagli psicologi Daniel Kahneman e Amos Tversky. Si sostiene che le principali crisi dell’Antropocene – tra cui la pandemia di COVID-19 e il cambiamento climatico sono solo due casi concreti – richiederanno una notevole riforma delle istituzioni epistemiche del mondo contemporaneo (università, scuola e media) al fine di superare il ritardo adattivo.