“Si va avanti, ma Trieste non si prende mai!” L’irredentismo al battesimo del fuoco
Parole chiave:
Italian irredentism, World War one, War’s Rhetoric, Emilio Lussu, Mario Puccini, Ardengo SofficiAbstract
Tra i molti concetti seminati dalla propaganda prebellica per indirizzare la volontà popolare poi sconfessati dalla realtà di guerra, l’irredentismo costituisce sicuramente un singolare caso di studio: radicatosi profondamente nel tessuto retorico della letteratura e del giornalismo, fu, alla prova del fronte, rinnegato dalla prima e praticato dal secondo. Autori come Lussu, Frescura, Puccini e Soffici danno conto con lucidità, perché forestieri rispetto alle zone irredente, della decadenza dell’ideale post-risorgimentale, denunciando un netto strabismo tra l’ideologia popolare-demagogica praticata dai giornali e dai quadri di comando e le mitologie private messe in atto nella costruzione del ‘libro di guerra’.Downloads
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