Neurosis y resguardo de la palabra en "Storia di una malattia" de Amelia Rosselli
Parole chiave:
Neurosis, Persecución, Política, PalabraAbstract
“Storia di una malattia”, de Amelia Rosselli, es un breve texto en el que la narradora relata la tortuosa vigilancia que supuestamente sufre por parte de la CIA. Desde el comienzo, sin embargo, el lector advierte la manía persecutoria que corroe la mente de la narradora. El delirio, enquistado en su discurso, articula una problemática relación entre lo verdadero y lo real. En este sentido, el paranoico resulta incomprendido porque sus argumentos políticos son interpretados como síntomas médicos, y la respuesta permanente del sistema son las internaciones y los medicamentos. La tortura de la CIA radica en un robo de voz, en un efecto desgastante sobre las palabras de la narradora, que escucha repetir sin parar lo que piensa. El texto puede leerse entonces no solo como una confesión alucinatoria sino también como una defensa de la palabra, un resguardo que impone la narradora sobre su propio decir.
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