Del teatro civil a un teatro del estupor
Parole chiave:
Beppe Casales, teatro de narración, dramaturgia, teatro civilAbstract
Tras haber trabajado junto a algunos de los grandes nombres de la escena italiana como Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Michela Cescon o Mirko Artuso, Beppe Casales (Padua, 1978) se empieza a interesar en el teatro de narración solista en los comienzos del milenio, momento en el que empieza a elaborar una dramaturgia personal caracterizada por una continua búsqueda de una voz propia y una profunda reflexión sobre la labor y función del dramaturgo. Obras como sus últimas La spremuta. Rosarno, migranti, 'ndrangheta (2012), sobre los encuentros entre los inmigrantes explotados por la mafia en el sur con la policía, o la muy recomendable L'albero storto. Una storia di trincea (2014), un denso espectáculo sobre la presentica italiana en la Primera Guerra Mundial, dan muestra de ello. El presente texto plantea parte de la reflexión en torno a algunos de estos espectáculos para fijar algunos de los principios evolutivos de su dramaturgia a partir del eje inicial y la posterior superación del teatro de narración.Downloads
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